Calendario Pirelli 2017 bellezza non convenzionale

11 Dicembre 2016
Calendario Pirelli 2017 bellezza non convenzionale

Continua il viaggio di Margarita nel raccontare le donne in diverse sfaccettature, nuove visioni di un universo ancora tanto misterioso.

Questa volta raccontiamo il Calendario Pirelli 2017, che è stato presentato qualche settimana fa a Parigi; un calendario diverso dai soliti quello della casa italiana, trasformatosi negli anni da semplice forma pubblicitaria a vero e proprio evento atteso da milioni di appassionati.

Moltissime le star e i nomi che negli anni vi hanno fatto parte, e per l’anno prossimo è stato scelto per la terza volta il famoso fotografo di moda Peter Lindbergh. La scelta dei soggetti delle fotografie è ricaduta su quattordici attrici di fama internazionale: Jessica Chastain, Penelope Cruz, Nicole Kidman, Rooney Mara, Helen Mirren, Julianne Moore, Lupita Nyong’o, Charlotte Rampling, Lea Seydoux, Uma Thurman, Alicia Vikander, Kate Winslet, Robin Wright e Zhang Ziyi.

 

Lindbergh ha subito dichiarato che il suo intento era quello di fotografare attrici super richieste e che siamo abituati a vedere perfette nei vari cartelloni pubblicitari, in una diversa maniera, che rappresentasse come sono veramente.

Ecco allora scatti in bianco e nero, che fanno intendere che la bellezza non è quella che vediamo nei media, ma è fatta anche di rughe, forme ed espressioni diverse.

 

Penelope Cruz ha dichiarato che quando reciti, anche se sei nuda, non lo sei davvero, perché si sta interpretando un personaggio; ed qui è stata la sfida di Lindbergh, una relazione intima creatasi sul set per tutte e quattordici le attrici, dalla quale deriva il titolo del lavoro “Emotional”.

“La rappresentazione del più nudo del nudo”, ha dichiarato poi lo stesso Lindbergh.

 

Insomma, sembra che anche il mondo una volta alto e perfetto della moda e dello showbiz si stia “abbassando” riconoscendo nella realtà delle cose la vera essenza del loro lavoro, e nella fattispecie ricordare che tutte le bellezze sono degne di essere raccontate, rispettate ed elevate… come la donna Margarita.

 

È troppo facile parlare e rappresentare ciò che da tutti è riconosciuto come bello.

 

 

Buona settimana,

Cris

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