Una italiana nella classifica 2016 delle Donne dell'Anno!

18 Dicembre 2016
Una italiana nella classifica 2016 delle Donne dell'Anno!

In questo 2016 che volge al termine, per  molti aspetti considerato controverso per tutte gli eventi che hanno cambiato l’assetto politico e sociale del mondo intero, iniziano a fioccare i vari riepiloghi e bilanci di un anno che più burrascoso non accadeva da anni.

Sono tanti gli eventi bui e tristi che lo hanno caratterizzato, ma molti sono anche i meriti che si porterà via; il Financial Times ha stilato la classifica delle Donne dell'Anno, inserendo molte figure note e altre meno note, che hanno sono passate nella storia e che anche noi di Margarita vogliamo raccontare.

La prima è Theresa May, l’attuale primo ministro britannico, che ha preso il posto del dimissionario David Cameron dopo la vittoria della Brexit lo scorso giugno. È la seconda donna di sempre a ricoprire questo incarico dopo Margaret Thatcher, che come lei, si sta aggiudicando il soprannome di Lady di ferro, per la sua caparbietà e sicurezza con le quali assume decisioni importanti e addirittura impopolari per il Paese. La coerenza prima di tutto.

 

In contrasto con la sopracitata, c’è Joe Cox, quella che è considerata la paladina dell’anti-Brexit; assassinata il 14 giugno, ad una settimana prima del referendum, ha sempre dichiarato di essere stata eletta “dal basso”, dimostrando la sua passione politica lavorando a fianco di moltissime organizzazioni umanitarie, e svolgendo un lavoro di mediazione e cooperazione nello Yorkshire tra religioni, culture e ideologie differenti.

Il suo assassino è stato condannato recentemente all’ergastolo per omicidio premeditato, con l’aggravante dell’odio politico.

 

Rimanendo nell’ambito della politica, è listata anche Hillary Clinton, la grande sconfitta alla Casa Bianca il mese scorso con il partito dei Democratici. Colpevole secondo i media di non avere dato abbastanza peso agli scandali che l’avevano interessata anni addietro, ha comunque segnato la storia americana, ricoprendo ruoli importanti e di rilievo nella politica: da first lady a Segretario di Stato nell’amministrazione Obama, ha gestito una campagna elettorale feroce e violenta, respingendo più volte offese maschiliste e provocatorie dall’avversario, ora presidente Donald Trump.

A lei, il merito di non darsi mai per vinta. Nonostante tutto, nonostante tutti.

 

Spicca in questa lista anche Simone Biles, la ginnasta invincibile, che non perde una gara dal 2013, che alle ultime Olimpiadi ha vinto l’oro sia individualmente che a squadra, esempio per milioni di ragazzine anche perché dice che «la differenza di taglia nello sport non conta. A me ha consentito di unire forza ed eleganza».

Ha rivelato di aver iniziato la ginnastica per dimenticare i problemi, dopo che era stata affidata ai nonni per il problema di alcolismo della madre, ed è stata inserita da Forbes nella classifica delle Millenials più influenti al mondo.

 

Unica italiana in questa classifica (e che italiana) Maria Grazia Chiuri, stilista del momento, che la scorsa estate ha lasciato alle spalle i moltissimi anni da direttrice creativa assieme all’amico Pier Paolo Piccioli, per oltrepassare il confine e sedersi su uno dei troni più importanti della moda d’oltralpe: quello della direzione creativa di Dior. Posizione di tutto rispetto per lei, che si è subito messa all’opera per creare la sua prima collezione donna, andata in passerella lo scorso settembre: Dio(r)evolution, l’ha chiamata, con riferimenti alla scherma, a nuove forme femminili e (anche) ai suoi anni passati a Roma da Valentino.

 

Un orgoglio italiano, un augurio per il 2017: che sia migliore e pieno di figure femminili così importanti e coraggiose, proprio come la donna Margarita.

Buona settimana,

Cris

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